Centro di Terapia Fetale
Facciamoli nascere sani
All’interno del Reparto di Ostetricia e Ginecologia c’è il Centro di Terapia Fetale, che si occupa di donne con gravidanze a rischio.
Il Centro di Diagnosi Prenatale del Buzzi è il Centro Italiano con la maggiore casistica trattata, proveniente da tutte le Regioni di Italia, ed è tra i maggiori centri a livello europeo.
Il centro esegue ogni anno circa:
- 6000 ecografie di 2° livello di cui 2500 ecocardiografie fetali per ricercare eventuali anomalie fetali quali le anomalie cardiache congenite in feti con rischio aumentato o in feti riferiti da altri centri in cui l’anomalia è stata sospettata;
- controllo, ogni due settimane, di 120 gravidanze gemellari monocoriali biamniotiche per valutare l’insorgere di patologie tipiche della gravidanza monocoriale quale la trasfusione feto fetale (TTTS) che, se non trattata, porterebbe nella quasi totalità dei casi alla morte di entrambi i gemelli. In caso di necessità, grazie alla terapia in utero di laser coagulazione delle anastomosi placentari per via fetoscopica, si riescono a salvare i gemelli in più dell’80% dei casi. Il Centro è uno dei pochi in Italia a praticare tale terapia;
- vengono eseguite 300 procedure invasive diagnostiche (amniocentesi e villocentesi) e 70 interventi chirurgici in utero (Coagulazione delle anastomosi placentari per TTTS in gravidanze monocoriali, shunt toraco-amniotici in feti con idrotorace, trasfusione intrauterine di sangue in feti anemici);
- vengono seguiti una media di 70 feti a cui è stata riscontrata al Buzzi o da altri centri una cardiopatia congenita. Questi feti vengono monitorati ogni 2-4 settimane, in un ambulatorio dedicato alla cardiologia fetale, incollaborazione con la cardiologia pediatrica del Buzzi di modo da offrire una continuità assistenziale al feto cardiopatico tra la vita prima della nascita alla vita dopo la nascita.
PROGETTO:
La sindrome da trasfusione feto-fetale (TTTS, twin-to-twin transfusion syndrome) è una complicanza che colpisce il 10% delle gravidanze gemellari monocoriali (MC), come conseguenza della condivisione tra i gemelli della stessa placenta. Nella quasi totalità delle placente monocoriali sono presenti anastomosi vascolari di calibro variabile che connettono le due circolazioni fetali attraverso cui si può determinare uno squilibro emodinamico tra i due feti per cui un gemello (ricevente) subisce un sovraccarico cardiocircolatorio e l’altro gemello (donatore) una progressiva riduzione del volume di sangue in circolo. In assenza di trattamento e in storia naturale, è gravata da elevata morbilità e mortalità feto-neonatale.
La sindrome da trasfusione feto-fetale può essere trattata in utero: gold standard di cura è l’intervento di laser coagulazione delle anastomosi placentari in fetoscopia (1). Questa terapia agisce sulla patogenesi della TTTS, in quanto separa le due circolazioni fetali.
Considerato che le gravidanze gemellari MC rappresentano l’1% di tutte le gravidanze gemellari e che la TTTS può complicarne il 10%, la terapia in utero di questa complicanza è gestita da centri altamente specializzati di riferimento nazionale.
L’Unità di Terapia Fetale e Diagnosi Prenatale, nell’ospedale Buzzi è dal 2004 centro di riferimento per il trattamento e la gestione delle gravidanze gemellari MC complicate e fa parte di un network di ricerca internazionale che produce trial randomizzati controllati per lo studio di tale complicanza.
Il progetto vuole supportare il Centro dotandolo della tecnologia più performante, acquistando lo strumentario endoscopico più aggiornato in modo da poter effettuare con tecnologie all’avanguardia queste procedure, consentendo un incremento delle percentuali di successo.